Oggi piangiamo la scomparsa di Gianni Berengo Gardin, un gigante della fotografia italiana e internazionale. Più che un semplice fotografo, è stato un testimone acuto e sensibile del suo tempo, un maestro della narrazione visiva che ha saputo cogliere l’anima del nostro paese e della sua gente con un bianco e nero inconfondibile.

L’occhio che ha raccontato l’Italia
Nato a Santa Margherita Ligure nel 1930, Berengo Gardin ha iniziato il suo percorso negli anni ’50, un’epoca di grandi cambiamenti e fermento. La sua macchina fotografica non era uno strumento per registrare, ma un mezzo per comprendere e raccontare. Ha immortalato i volti e le storie delle persone comuni, le trasformazioni urbane, i paesaggi industriali, la vita nei manicomi (come nella celebre serie di reportage a L’Aquila e Trieste), le lotte sociali e i momenti di intimità familiare. Il suo stile, pulito e rigoroso, si è sempre basato sul rispetto per il soggetto, evitando manipolazioni e sensazionalismi.
Un fotografo, un intellettuale, un artigiano
Berengo Gardin non era solo un professionista, ma un intellettuale che ha usato la fotografia come forma di impegno civile. Ha sempre combattuto per la dignità del suo lavoro e per la tutela del diritto d’autore, difendendo con forza il valore etico ed estetico della fotografia. Era un artigiano, profondamente legato alla stampa in camera oscura, convinto che la fotografia fosse un processo che si completava solo con la realizzazione della stampa finale, un oggetto che portava in sé la storia e il tocco del fotografo.
L’eredità di un maestro
La sua immensa eredità non si limita alle oltre 250 pubblicazioni e alle innumerevoli mostre. Berengo Gardin ci lascia un metodo, un approccio alla fotografia basato sull’onestà, la curiosità e la profonda empatia. Ci insegna che una foto non è solo un’immagine, ma una finestra sul mondo, un frammento di storia che ha il potere di farci riflettere.
Un ringraziamento da parte di Animica Art Gallery
La tua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, ma il tuo sguardo rimarrà impresso per sempre nelle nostre menti e nei nostri cuori. Come Animica Art Gallery, vogliamo esprimere la nostra più profonda gratitudine per tutto ciò che ci hai donato attraverso la tua arte. Ci mancherai, maestro, ma il tuo spirito continuerà a vivere nelle tue opere, un faro di onestà e bellezza per le generazioni future. Grazie di cuore.