La scomparsa di Oliviero Toscani lascia un vuoto incolmabile nel mondo della fotografia. Il maestro italiano, noto per le sue immagini provocatorie e iconiche, ha segnato un’epoca, stimolando dibattiti e riflessioni su temi sociali e culturali.
Nato a Milano nel 1942, Toscani ha costruito una carriera straordinaria, caratterizzata da una continua ricerca di nuove forme espressive e da una volontà di scardinare i luoghi comuni. Le sue campagne pubblicitarie per il marchio Benetton, in particolare, hanno suscitato reazioni contrastanti, ma hanno indubbiamente contribuito a renderlo uno dei fotografi più discussi e seguiti del suo tempo.
Un’eredità controversa ma duratura
Toscani è stato un provocatore nel senso più nobile del termine: ha utilizzato l’immagine per stimolare il dibattito, per far riflettere sulle questioni sociali più urgenti, per sfidare i preconcetti. Le sue fotografie, spesso cruente e dirette, hanno suscitato scandalo e indignazione, ma hanno anche aperto nuove prospettive e contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica su temi come la razza, la malattia, la guerra.
L’eredità di Oliviero Toscani è complessa e controversa, ma indubbiamente duratura. Le sue immagini continueranno a essere studiate e discusse per molti anni a venire, e la sua influenza si farà sentire nelle opere di numerosi fotografi.
Un maestro incontra un’allieva: l’eredità di Toscani
La sua eredità vive anche nelle parole di chi ha avuto la fortuna di incontrarlo e apprendere da lui. Barbara Pigazzi, fotografa e art director, ha condiviso un toccante omaggio al maestro, ricordando l’incontro a Venezia nel 2023:
“Ho conosciuto Oliviero , nell aprile del 2023 a Venezia durante la masterclass con Settimio Benedusi, sul ritratto fotografico. Il suo carisma e la sua maestria unita ad un grande sapere , mi hanno profondamente provata e oggi a distanza di due anni ,tutta la mia gratitudine per i suoi insegnamenti.“
Pigazzi sottolinea l’impatto profondo che Toscani ha avuto sulla sua visione della fotografia: “Stamane , appresa la notizia della sua morte, mi ha pervaso un profondo senso di vuoto interiore, e ho deciso di rendergli omaggio nel mio piccolo, qui dall’isola.“
Le parole di Oliviero Toscani, “ma tu, vuoi fare la fioraia o la ritrattista?“, hanno rappresentato una svolta decisiva per la carriera di Pigazzi, spingendola a concentrarsi sulla ritrattistica e a comprendere l’importanza della relazione umana nella fotografia.
“Per essere un Buon Fotografo devi essere un Grande Autore.“ Questo insegnamento è diventato un faro nella sua pratica, guidandola a creare ritratti che raccontano storie e connettendosi profondamente con i soggetti.













Grazie Oliviero
Dedichiamo attraverso le parole e le emozioni di Barbara Pigazzi il nostro saluto al grande maestro Oliviero Toscani:
“Ho conosciuto Oliviero, nell’aprile del 2023 a Venezia durante la masterclass con Settimio Benedusi, sul ritratto fotografico. Il suo carisma e la sua maestria unita ad un grande sapere, mi hanno profondamente provata e oggi a distanza di due anni, tutta la mia gratitudine per i suoi insegnamenti.
Stamane, appresa la notizia della sua morte, mi ha pervaso un profondo senso di vuoto interiore, e ho deciso di rendergli omaggio nel mio piccolo, qui dall’isola.
Grazie Oliviero, semplicemente grazie per averti incontrato nel cammino della mia vita professionale. Ti ricordo ancora quando mi dicesti ma tu, vuoi fare la fioraia o la ritrattista? Ecco vedi, caro Oliviero, quella che sono oggi è anche grazie a te, e a quella radicale svolta che hai contribuito nella mia fotografia.
Per essere un Buon Fotografo devi essere un Grande Autore.( Oliviero Toscani ) Saper donare, accogliere l’altro, con la magia negli occhi, e metterci dentro quel ritratto, la tua storia. Il ritratto fotografico è Relazione Umana.
Grazie Oliviero” “Che il cielo ti sia lieve, fai buon viaggio Maestro”